Ahi, ahi, ahi: Tradimento in arrivo, caro Cervo (in)consapevole!

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Tradimento: parola non piacevole, evoca a tutti momenti da dimenticare.

Iniziamo a chiederci: perché è successo?

  1. Noia o leggerezza? Il rapporto è diventato piatto, senza stimoli. Ormai conosciamo perfettamente il partner. Dal tono della sua voce, dalla gestualità, capiamo (o almeno crediamo di farlo) a cosa sta pensando e quali saranno le sue prossime mosse. La routine ci sta ammazzando. E bastaaa! Facciamo sempre le stesse cose e se da un lato la cosa ci dà sicurezza, dall’altro ci allontana sempre di più.
  2. Piena crisi. Ormai è ufficiale: la situazione si è fatta grave. Sempre meno coinvolti, dubbi sui propri ed i suoi sentimenti.

Ed ora, dopo il fattaccio, che si fa?

Nel secondo caso siamo all’anticamera della fine e probabilmente la soluzione sarà una sola: game over. Basta. E’ stato bello ma è finita.

Nel primo caso, invece, ci abbiamo pensato molto e la conclusione è che ci teniamo davvero alla persona. E’ vero, la sbandata c’è stata, ma alla fine era solo una parentesi temporanea, ed il vero rapporto, quello in cui crediamo è quello costruito con il partner.

Domandona: “lo confesso o taccio per sempre?”

Urge fare prima una specifica. Il tradimento è considerato e vissuto diversamente dalla donna e dall’uomo. Per la donna tradimento è anche solo un bacio (ebbene sì anche se siamo donne “moderne” in certi casi tendiamo a retrocedere). L’uomo è più disinvolto a riguardo invece. Per lui si parla di tradimento solo dopo 3 incontri fisici con l’altra persona (così mi è stato confessato), prima non viene considerato tale. Chiusa la parentesi, torniamo a noi.

La risposta al quesito è difficile. O meglio, dipende dalla coppia che abbiamo davanti e dai suoi equilibri.

A volte chi confessa si sente un grande perché, in nome della trasparenza del rapporto, è stato sincero. Sì, vabbè! Invece, spesso è solo per avere un peso in meno sulla coscienza, perché tenere il segreto costa, e non poco. Un peso troooppo grande!

Non confessarlo è da vigliacchi? Non sempre. Evitare sofferenze al partner tradito ( che magari già dubita e quindi sta male) potrebbe essere anche una buona idea, specialmente se è stato solo l’incontro di una sera. Dicesi bugia bianca, o ancora meglio omissione.

Potrebbe essere visto come un voltare pagina, dall’altra parte forse c’è già la consapevolezza di quello che è accaduto e la scelta “occhio non vede, cuore non duole” non è a caso. Insomma, l’altro/a lo sa, ma fa finta di non saperlo.

Quindi, siamo d’accordo, l’errore c’è stato, è meglio il non detto, e vogliamo riiniziare tutto da capo.

In effetti, è stato solo un momento da metabolizzare, una sorta di “prova” che abbiamo dato al nostro rapporto. E se siamo in grado di superarla vorrà dire che tacere ha avuto la sua importanza.(Anche se personalmente credo che a volte non ci sia bisogno di fare troppe prove, ma questa è una mia opinione.;-)

Il mio consiglio è : non ditelooo! Maiii!:-)

33 risposte a "Ahi, ahi, ahi: Tradimento in arrivo, caro Cervo (in)consapevole!"

  1. Tradimento, argomento mooolto spinoso!
    Avessi fatto io il post avrei chiuso così:

    Il mio consiglio è : non fatelooo! Maiii!:-)

    e poi evidentemente quello del tuo amico uomo la trovo una gran cagata colossale, quindi mi sa che la percezione cambia da persona a persona e non sono tra uomo e donna

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  2. Tema super delicato! I miei complimenti per la leggerezza con cui lo hai affrontato. Concordo con te: acqua in bocca fino alla morte e comuqnue preferisco non sapere: Ogni volta che ho tradito era perché la storia era finita! 🙂

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    • Grazie cara Gloria per i complimenti, la leggerezza in effetti rappresenta i miei post e sono felice che possano essere apprezzati.
      E’ vero:meglio non sapere, (anche se a volte si intuisce).😊
      In effetti anche a me è successo: la storia era al capolinea☺

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  3. Il tradimento non si confessa. Il tradimento a volte una parte inconfessabile di noi. Le storie e i rapporti finiscono a prescindere. Il tradimento è un indole, per alcuni, e – a volte – ti completa.
    Una tale relazione (quella clandestina, intendo) se diventasse pubblica non sarebbe la medesima cosa. Per questo, ribadisco, che le relazioni finiscono a prescindere dal tradimento.
    Si tratta, ovviamente, di mie opinioni personali.

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  4. Interessante… personalmente ritengo che confessare il tradimento nasconda la volontà di farla finita, altrimenti neghi anche l’evidenza. Poi, per un uomo, non è tanto il numero delle volte che concretizza un tradimento quanto piuttosto le circostanze in cui matura…faccio un esempio: se vado in vacanza con amici uomini ed una sera, dopo qualche bevuta, capita l’occasione con la straniera anch’essa in vacanza, bè allora si potrebbe sorvolare…ma se lo fai anche mezza volta nello stesso posto in cui vive l’altra persona allora le cose cambiano di molto…

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      • sorvolare…bè diciamo che sarebbe più comprensibile…è un piacere dare un parere da “maschiaccio” al tuo blog…mi piace molto…e poi ci vuole qualcuno che illumini l’interpretazione dell’altra metà del mondo… 😉

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  5. Potrebbe essere visto come un voltare pagina, dall’altra parte forse c’è già la consapevolezza di quello che è accaduto e la scelta “occhio non vede, cuore non duole” non è a caso. Insomma, l’altro/a lo sa, ma fa finta di non saperlo.

    Hanno fatto una categoria apposta su youporn ;D

    Scherzi a parte credo che alla fine sia meglio dire tutto e se c’è la possibilità recuperare.

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