Piange il telefono…

Hello, can you hear me-

Esiste un’allergia piuttosto fastidiosa. Altro che due spruzzate di Rinazina per allontanare lo starnuto, e via.

Qui si tratta di qualcosa di ben più serio: si spalma tranquillamente su 4 stagioni e dura h24. Di cosa si tratta? Dell’allergia, o meglio intolleranza, alle telefonate. Chi ne soffre? Noi donne certo che no😉

Facciamo una breve panoramica, per capire come siamo arrivate fino a qui.

  1. Telefono fisso. Fase “only the brave”( nel mio caso periodo adolescenziale). Eh sì, quando qualcuno telefonava, doveva superare il filtro mamma/papà o qualche altro parente più veloce di noi nella corsa alla cornetta (nonostante i nostri “vado ioooo”). I più timidi, appena sentivano una voce diversa dalla nostra buttavano giù, i valorosi invece si presentavano sfoggiando il loro lato brave.

  2. Cellulare. Oh, finalmente un po’ di privacy! Si può parlare quando e quanto (beh, anche no: il credito non è infinito) vogliamo, senza ostacoli fra noi ed il belloccio della situazione. Nessuno dice “taglia” e nessuno ascolta, finalmente! C’è poi una novità: l’sms. Splendida invenzione! Con soli 12 cent risponderemo al nostro amato con tante parole stile codice fiscale (Inutile che urliate “compro una vocale!”. In denaro non c’è). Però…warning. I sigg.ri sms, quatti quatti, facendo finta di nulla si sostituiscono alle chiamate, le detronizzano proprio. Bastardi! Motivi? Costano di meno, sono rapidi, si scrivono cose che a voce sono irripetibili…

  3. Socials. Ok, ci siamo. A noi! Cari sms, fatevene una ragione:il vostro momento di gloria è scaduto. Vi consiglio una dignitosa ritirata. Whatsapp e Fb si dividono il trono, sono una forza assieme. Non c’è invidia fra loro, chiamasi ati (associazione temporanea di imprese).

    E qui arriviamo al grande fruitore degli stessi. Situazione tipo: lo conoscete ( non importa dove o come, l’allergia non fa distinzioni) e vi chiede “sei su fb?” o, se è proprio proprio un temerario chiederà il vostro numero. Che bello, vi vorrà telefonare? No, care mie, non fatevi illusioni. 9 su 10 vi whatsapperà in scioltezza, e basta. Ok, non facciamo le difficili. E’ simpatico, smart, usa tante faccine e chatta che è un piacere. Forse per abitudine? Maybe darling. Non è cattiveria, è che è ormai abituato così. Scrive, manda foto, video, ma di sentire la sua voce nulla. Fan delle emoji, piacciatore seriale, specialista in messaggi pv, è proprio il suo modo di essere.

    Certo scrive, scrive e scrive. I mktg addicted dicono “Content is the king”. Ma quando il content è vocale noi siamo più felici. Vero colleghe?

    Quindi, che fare?Come gestiamo la situazione?

    1) Chiudiamo un occhio e convertiamoci all’only social, che ha comunque il suo perché. Sperando che sia di breve durata (chi di speranza vive, disperato muore, dicono) Seee, illuse!😂

    2) Glielo facciamo notare? Noo, vi prego! Farebbe delle telefonate per obbligo, e poi…”gli uomini non cambiano”

    3) Soluzione? Cambiamolo noi l’uomo. Sperando in un campione non di mi piace, ma di altro.😉

32 risposte a "Piange il telefono…"

  1. Simpatico post sulle tendenze di oggi. Io ho vissuto solo la fase due e tre e sinceramente gli sms e i famosi squilli erano più emozionanti delle conversazioni 3.0. Il problema è che a causa dei social,le relazioni sono cambiate ed è sempre più difficile avere un contatto diretto con gli altri sia in amore che in amicizia.

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  2. Da bravo maschietto non ho mai amato troppo le telefonate.
    Ai tempi del fisso troppi orecchi minavano la mia confidenzialità.
    Con il cell preferisco durate brevi, concise ed andare subito al sodo. Non perdo tempo con “come sta il gatto?” “bella la tua foto su FB” o “la tua cartolina è strepitosa”. Probabilmente il mio essere succinto non sarà apprezzato dagli altri, ma è molto vantaggioso per me.
    Ciao CC
    Andrea alias K!

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  3. Ma quando l’uomo messaggia voi donne date corda e lo spingete a telefonare o ve la tirate e fate le superiori così da far pensare all’uomo che non vuole perdere tempo “non ne vale la pena continuare”?

    E poi.. se avete voglia di parlare, perchè non chiamate voi, esiste anche un galateo da cavaliere conquistatore anche nel mondo social?

    Mumble mumble! Illuminami oh esperta di ragioni d’amore!

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    • Beh, Cix dipende, non tutte ci comportiamo allo stesso modo.Per quanto mi riguarda amo essere trasparente e se mi va di sentire la persona glielo faccio capire.
      Abbiamo voluto la parità? E parità sia: vi possiamo chiamare anche noi, certo.Anche se a me piace ancora un po’ di galanteria.😉

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  4. cari colleghe/colleghi di blog, sarebbe bellissimo sentire la voce del tuo lui al telefono più spesso (se siamo ottimisti) o ascoltarla (ancora più difficile) ma si sa l’attenzione del maschio medio varia dai 30 ai 40 secondi e per cui se ti giochi con la prima risposta il. ” Ciao” puoi solo continuare con .”…e tu tutto ok?”, se invece ti butti su messenger puoi sperare in discorsi più articolati e a qualche supplemento tipo emoticons . Su wapp invece puoi aggiornarti sugli spostamenti tipo: arrivato, partitito ora , sotto casa , ci sei?…etc…ma si usa di più con gli amici. Io personalmente ho scritto nei miei appunti brevi del mio blog le mie perplessità di verificare certe attenzioni o interessi attraverso gli sms, le chat…(che quando guidi non sono il massimo) tuttavia penso che la differenza lo faccia l’immaginario…più immagini più ti serve la chat, se poi una persona c’è per te c’è a prescindere!!! Attenzione però ai simboli e alle emoticons, a me è capitato di confondere una lingua con un diavoletto!!!

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